La minestra da sempre è definita il piatto povero per eccellenza e nonostante la semplicità della preparazione, vanta al giorno d’oggi una quantità di sublimi ricette definite dei veri e propri capolavori gastronomici.
Ma qual è la differenza sostanziale tra una zuppa e una minestra? Oltre all’aspetto meno denso e consistente, nella minestra vengono cotti generalmente della pastina, del riso, dell’orzo o altre tipologie di paste regionali utilizzate per la riuscita di specifiche ricette.
Queste minestre possono essere preparate con una o più varietà di pesce, ma solitamente si utilizza quello di taglia piccola e con magari qualche lisca in più, visto che poi il tutto viene filtrato in un colino cinese a maglie fini o passato in un passaverdure per ottenere un brodetto “purificato”. A seconda della ricetta che andremo a preparare, nella minestra di pesce possono venire aggiunte una o più tipologie di verdure scelte a seconda dei gusti personali, della stagionalità o delle coltivazioni locali.
Procedimento base
Prima di tutto cuciniamo il pesce in abbondante acqua salata. Una volta cotto preleviamo il pesce, togliamo le spine e recuperiamo la polpa. Filtriamo il brodetto di cottura e teniamo il tutto da parte.
Prepariamo un soffritto con l’aggiunta di verdura nel caso sia prevista dalla ricetta, aggiungiamo il brodetto filtrato di cottura del pesce, cuciniamo la pasta e qualche minuto prima che questa sia cotta aggiungiamo la polpa del pesce a pezzettini.
Questo è solo un esempio di preparazione per ottenere una minestra di pesce, ma oltre al pesce ricordiamoci che possiamo utilizzare anche crostacei, molluschi o cefalopodi.