Questo tipo di marinatura permette di cucinare il pesce “a freddo”. Una preparazione utilizzata molto anche nell’alta ristorazione europea.

La marinatura alla scandinava, molto adoperata nei paesi nordici, è conosciuta con il nome di Gravlax o gravad lax. La ricetta originale prevede l’impiego del salmone che viene messo a marinare in una miscela di sale e zucchero insaporita dall’aneto fresco. Ma le varianti sono molteplici e riguardano non solo il rapporto fra il sale e lo zucchero utilizzati o gli eventuali aromi aggiunti, ma anche la tipologia di pesce utilizzato rispetto la ricetta base.

Ma andiamo ora a vedere come preparare questa marinatura alla scandinava.

Prepariamo una miscela con 200 g di sale fino e 200 g di zucchero bianco aggiungendo anche le erbe aromatiche a nostro piacimento (aneto, maggiorana, timo, ecc.). Da un pesce di circa 1,5 kg ricaviamone dei filetti o delle baffe. Prendiamo una vaschetta in acciaio e adagiamo i filetti di pesce che andremo a ricoprire sotto e sopra con il composto precedentemente preparato. Rivestiamo con un foglio di carta velina e poniamo in frigorifero.

I tempi della marinatura variano dalle 3-4 ore fino alle 24 o più, a seconda se la pietanza venga mangiata più cruda o più “cotta”. Una volta marinato il pesce, eliminiamo il sale e lo zucchero lavando il pesce sotto acqua corrente e asciughiamolo. Tagliamo i filetti a fettine o a cubetti e andiamo a condire come per un carpaccio o per una tartare.

Ricordiamo che questo tipo di marinatura, come altre che vengono effettuate con aceto o limone, non neutralizzano il parassita dell’Anisakis.

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